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Piatto unico di triglie all’aglione

23 Ott

Premessa:
Sto in crisi. Dice: che c’è? Che c’hai? Che è? Stai a lasciatte co’ la regazza?! No, sto in crisi de ricetta! “E che crisi de che?!” Allora, è da un mesetto, ma anche quattro che mi sono impuntato su una ricetta: i vincisgrassi. Che da noi nun se chiamene “vincisgrassi” ma ce devi da mette 4 o 5 esse in più, devene da trasudà de esse: svingisgrassi. Ora tu dirai: embé?! Che crisi de che?! Li vingisgrassi li fa pure nonna…senza che stai in crisi te passo la ricetta. Ma tu sottovaluti Marco in Padella! Io i vincisgrassi li ho fatti (ricetta “originale” del 1000 a.c. che m’è scappata pure male…o meglio non perfetta). E vi posterò la ricetta. Ma il blogger de roba da magnà non sta mai fermo co’ la capoccia e mila je va bene le ricette classiche. No! Le vuole (vuole) trasforma’! Io volevo fare i vincisgrassi di pesce. “Embé?! Fai un sugo col pesce e lo metti al posto del ragù”. Primo i vingisgrassi all’inizio erano bianchi col tartufo, secondo io non voglio solo cambiare il ripieno. L’idea che mi è venuta è che (onore a Uliassi) io la pasta della lasagna la faccio co’ la seppia. Bella idea. Però come la rimpippo? Ho pensato un sacco di tempo al ripieno. E delle idee buonucce ce le avevo. Poi però stasera (pochi attimi fa) ho fatto delle prove. Mi so’ comprato ‘na seppia l’ho cotta a modo mio e l’ho sfogliata al coltello (stortignaccola). Provo questo e provo quello…vabbé ma non trovo niente di perfetto. Poi, per caso metto l’olio di sesamo sulla sfoglia di seppia. E taaaac! Eccola lì la struttura perfetta della mia lasagnetta di pesce!!! E ve lo volevo dire. Ammò qualcuno di voi dirà: vabbé ma che c’entra sta roba con il piatto unico di triglie?! Niente. Non c’entra assolutamente niente, ma ve lo volevo dire!!!

E domani metto la ricetta delle triglie…promesso!

Marco

p.s. sono stato a Radicofani (Toscana verso il basso). A causa del Magnate di Roma, detto l’antennista, me so’ comprato aglietto, agli rosso e aglione (vi dice niente la ricetta dei pici all’aglio?!). Venti euri di trecce d’aglio: Polansky di “Per favore non mordermi sul collo” avrebbe invidia di me! Quell’aglio lì è speciale…se andate compratelo! Ma vi resterà difficile per i prossimi mesi perché a Radicofani ho fatto piazza pulita io!